Trattamenti nutrizionali nel declino cognitivo: strategia valida?
Una sempre maggior evidenza data da studi clinici e pre-clinici mostra che alcuni nutrienti specifici possono svolgere un ruolo importante nel contrastare la progressione del declino cognitivo correlato all’età (efficacia di un approccio non farmacologico).
L’approccio nutrizionale non-farmacologico, è inoltre una strategia valida nel trattamento del declino cognitivo e nel mantenimento delle attività della vita quotidiana per l’assenza di effetti collaterali.
È importante però che i benefici derivanti dall’approccio non farmacologico siano supportati da studi clinici rigorosi volti a dimostrarne la validità e l’efficacia.
Souvenaid ha dimostrato l’efficacia del trattamento nutrizionale specifico in pazienti con declino cognitivo correlato all’età.
Quali sono i recenti studi che ne provano l’efficacia?
Un’importante novità in termini di studi clinici condotti utilizzando Souvenaid è lo studio LipiDiDiet. Finanziato interamente dall’Unione Europea, è il primo studio che ha indagato gli effetti di un trattamento nutrizionale specifico (Souvenaid) in pazienti che mostrano i primi sintomi del declino cognitivo lieve (Mild cognitive impairment – MCI), una condizione clinica che può portare ad una serie di malattie neurodegenerative tra cui la malattia di Alzheimer.
I risultati dello studio hanno dimostrato come l’assunzione di Souvenaid, una volta al giorno per due anni, costituisca un intervento efficace per preservare il tessuto cerebrale.
L’estensione dello studio LidiDiDiet a 3 anni di trattamento ha confermato i risultati già disponibili su Souvenaid ed ha dimostrato inoltre effetti positivi sulla memoria e sulla capacità dei pazienti di svolgere le attività della vita quotidiana grazie al trattamento a lungo termine e alla somministrazione di Souvenaid quotidianamente.
Questi risultati sono molto importanti, poiché dimostrano l’efficacia di interventi nutrizionali specifici già prima del manifestarsi della demenza. Lo studio più lungo mai fatto sul persone con declino cognitivo.
Hilkka Soininen, docente di Neurologia presso l’Università della Finlandia Orientale, a capo del progetto LipiDiDiet.
Questo intervento nutrizionale mostra in maniera evidente che prima si interviene, maggiore è il vantaggio per il paziente. Questi risultati non si erano mai ottenuti prima.
Hilkka Soininen, docente di Neurologia presso l’Università della Finlandia Orientale, a capo del progetto LipiDiDiet.
“La ricerca è il nostro miglior alleato”
Attraverso lo studio LipiDiDiet uno dei principi del Manifesto Danone è diventato realtà, con un importante beneficio per molti pazienti.
Bibliografia
Soininen H, et al. 24-month intervention with a specific multinutrient in people with prodromal Alzheimer’s disease (LipiDiDiet): a randomised, double-blind, controlled trial. Lancet Neurol. 2017;16:965-975.
Scheltens P, et al. Efficacy of a medical food in mild Alzheimer’s disease: A randomized, controlled trial. Alzheimers Dement. 2010;6:1-10.
Scheltens P, et al. Efficacy of Souvenaid in mild Alzheimer’s disease: results from a randomized, controlled trial. J Alz. Dis. 2012;225-36.
Olde Rikkert MG, et al. Tolerability and safety of Souvenaid in patients with mild Alzheimer’s disease: results of multi-center, 24-week, open-label extension study. J Alz. Dis.2015;44:471-80.
Kennedy EP, et al. The Function of Cytidine Coenzymes in the Biosynthesis of Phospholipides. J Biol Chem 1956;222:193-214.
Soinien H, et al. 36 – months LipiDiDiet multinutrient clinical trial in prodromal Alzheimer’s disease, Alzheimer’s & Dementia Journal (2020).