Il sintomo più evidente della malattia sono le frequenti scariche diarroiche, con feci miste a muco e a sangue. Lo stato di infiammazione compromette l’assorbimento del contenuto intestinale, di conseguenza il rischio di malnutrizione e anemia è elevato nelle persone con malattia di Crohn.
Nelle fasi acute può essere presente febbre.
Nei casi più gravi si può verificare la formazione di fistole, lesioni che interessano l’intero spessore della parete intestinale: in questa situazione la malnutrizione proteica è una conseguenza molto frequente.
Consigli nutrizionali
In generale la dieta deve privilegiare alimenti facilmente digeribili, poveri di grassi e avere soprattutto nelle fasi acute un basso contenuto di fibre, che oltre a limitare ulteriormente l’assorbimento già poco efficiente nell’intestino possono esercitare uno stress meccanico sulle pareti dell’organo: dovranno essere pertanto esclusi gli alimenti integrali, i vegetali fibrosi particolarmente ricchi di lignina, la frutta secca. Caffè, tè, cacao e alcol vanno esclusi o fortemente limitati.
In caso di malnutrizione è opportuna l’integrazione di amminoacidi o la supplementazione con alimenti completi altamente digeribili a base di amminoacidi (dieta elementare).
Se la condizione è tanto grave da richiedere il ricovero ospedaliero, il nutrizionista valuterà l’opportunità della nutrizione entrale con diete elementari.
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